Valutazione di sostenibilità
 
 

8.6 Obiettivi del PTR della Regione Emilia-Romagna (2013) e della LR urbanistica 24/2017

 

Il Piano Territoriale Regionale (PTR), ai sensi dell'articolo 23 della L.R. 20/2000, è lo strumento di programmazione mediante il quale la Regione Emilia-Romagna definisce gli obiettivi per "assicurare lo sviluppo e la coesione sociale, accrescere la competitività del sistema territoriale regionale, garantire la riproducibilità, la qualificazione e la valorizzazione delle risorse sociali ed ambientali". Tale Piano è stato approvato, ai sensi della L.R. 24.3.2000, n. 20, con D.C.R. n. 276 del 3.2.2010.
La VALSAT del Piano Territoriale Regionale (PTR 2013), per la verifica della coerenza esterna degli obiettivi del Piano, ha adottato, quali riferimenti, i seguenti documenti: Agenda Territoriale dell'Unione Europea (2007); Carta di Lipsia sulle Città europee sostenibili (2007); Libro Verde sulla Coesione Territoriale (2008); Regioni per il cambiamento economico (2006); Strategia europea sullo sviluppo sostenibile (2005); Convenzione di Arhus (2005), Libro Bianco, l'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo (2009).
La verifica degli obiettivi del PTR si è avvalsa "di un approccio qualitativo, tramite una matrice che evidenzia se gli obiettivi europei sono stati recepiti ed articolati in quelli del PTR". La matrice di coerenza, utilizzata per condurre la verifica, incrocia tutti i principali obiettivi, contenuti nei documenti considerati, con gli obiettivi del PTR, questi ultimi articolati secondo tre "meta obiettivi" (qualità, efficienza, identità), declinati in relazione a quattro "capitali", quello territoriale, quello cognitivo, quello sociale e quello ecosistemico - paesaggistico. Di seguito gli obiettivi del PTR.

 

 
 
 
Qualità territoriale
Efficienza territoriale
Identità territoriale
Capitale eco sistemico paesaggistico
Integrità del territorio e continuità della rete ecosistemica
Sicurezza del territorio e capacità di rigenerazione delle risorse naturali
Ricchezza dei paesaggi e della biodiversità
Capitale sociale
Benessere della popolazione e alta qualità della vita
Equità sociale e diminuzione della povertà
Integrazione multiculturale, alti livelli di partecipazione e condivisione di valori collettivi
Capitale cognitivo
Sistema educativo, formativo e della ricerca di qualità
Alta capacità d'innovazione del sistema regionale
Attrazione e mantenimento delle conoscenze e delle competenze nei territori
Capitale insediativo strutturale
Ordinato sviluppo del territorio, salubrità e vivibilità dei sistemi urbani
Alti livelli di accessibilità a scala locale e globale, basso consumo di risorse e di energia
Senso di appartenenza dei cittadini e della città pubblica
 
 

Il risultato della verifica, come riportato nel documento di VALSAT del PTR, è stato positivo, nel senso che si è ritenuto che "tutti gli obiettivi del Piano contribuiscono indirettamente e talvolta anche direttamente a perseguire gli obiettivi di sostenibilità dei piani e programmi esaminati".
Va inoltre ricordato che il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR), approvato nel 1993, è parte costitutiva del PTR. Le finalità del Piano, come stabilito nell'articolo 1 delle Norme di Attuazione dello stesso, sono di perseguire i seguenti obiettivi:

  • conservare i connotati riconoscibili della vicenda storica del territorio nei suoi rapporti complessi con le popolazioni insediate e con le attività umane;
  • garantire la qualità dell'ambiente, naturale ed antropizzato, e la sua fruizione collettiva;
  • assicurare la salvaguardia del territorio e delle sue risorse primarie, fisiche, morfologiche e culturali;
  • individuare le azioni necessarie per il mantenimento, il ripristino e l'integrazione dei valori paesistici e ambientali, anche mediante la messa in atto di specifici piani e progetti.


Le disposizioni mediante le quali si perseguono i citati obiettivi, costituiscono, a loro volta, degli obiettivi, in tale caso di:

  • tutela dell'identità culturale del territorio regionale, cioè delle caratteristiche essenziali ed intrinseche di sistemi, di zone e di elementi di cui è riconoscibile l'interesse per ragioni ambientali, paesaggistiche, naturalistiche, geomorfologiche, paleontologiche, storico-archeologiche, storico-artistiche, storico testimoniali;
  • tutela dell'integrità fisica del territorio regionale.


Si segnala che a seguito dell'Intesa tra la Regione e il segretariato regionale del MiBACT per l'Emilia-Romagna è stata avviata, nel 2015, la procedura di adeguamento del piano al Codice dei beni culturali.
Infine, l'approvazione della LR 24/2017, con l'Art. 1, aggiorna e mette a sistema gli obiettivi della pianificazione territoriale, con riferimento molto forte alle tematiche di sostenibilità e alle sfide poste dalle sfide della crisi climatica.

 

a) contenere il consumo di suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile che esplica funzioni e produce servizi ecosistemici, anche in funzione della prevenzione e della mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico e delle strategie di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici;
b) favorire la rigenerazione dei territori urbanizzati e il miglioramento della qualità urbana ed edilizia, con particolare riferimento all'efficienza nell'uso di energia e risorse fisiche, alla performance ambientale dei manufatti e dei materiali, alla salubrità ed al comfort degli edifici, alla conformità alle norme antisismiche e di sicurezza, alla qualità ed alla vivibilità degli spazi urbani e dei quartieri, alla promozione degli interventi di edilizia residenziale sociale e delle ulteriori azioni per il soddisfacimento del diritto all'abitazione di cui alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24 (Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo);

c) tutelare e valorizzare il territorio nelle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche favorevoli al benessere umano ed alla conservazione della biodiversità;

d) tutelare e valorizzare i territori agricoli e le relative capacità produttive agroalimentari, salvaguardando le diverse vocazionalità tipiche che li connotano;

e) contribuire alla tutela ed alla valorizzazione degli elementi storici e culturali del territorio regionale;

f) promuovere le condizioni di attrattività del sistema regionale e dei sistemi locali, per lo sviluppo, l'innovazione e la competitività delle attività produttive e terziarie;

g) promuovere maggiori livelli di conoscenza del territorio e del patrimonio edilizio esistente, per assicurare l'efficacia delle azioni di tutela e la sostenibilità degli interventi di trasformazione.