Valutazione di sostenibilità
 
 

5_Considerazioni preliminari

5_Considerazioni preliminari
 
 

Preso atto del quadro generale di scelte strategiche come delineate dal Documento degli Obiettivi Strategici del PTM è stato possibile, grazie all’aggiornamento del Quadro Conoscitivo, sviluppare alcune considerazioni preliminari.

Dal punto di vista generale si ritiene che le alternative, riferendosi a scelte di pianificazione territoriale, possano essere articolate in base alle seguenti tipologie (e alla loro combinazione): dimensionali, localizzative, di regime delle regole, di attuazione temporale, di supporto finanziario, di governance.

Le scelte generali di assetto del territorio, come impostate in via preliminare dal Documento di obiettivi strategici per il PTM, sono riportate di seguito, integrate da prime considerazioni sulle possibili alternative.

Su tutte queste strategie si può prevedere, collegandosi al QCD, un’alternativa zero (scenario di riferimento in assenza di piano illustrato sinteticamente nella colonna destra).

Le scelte di PTM possono perseguire questa strategia, lavorando su diverse linee, tra loro complementari o alternative. Per esempio:

 
 

1 - Combattere la dispersione insediativa nel territorio rurale

Selezionare ambiti preferenziali per i nuovi insediamenti residenziali e produttivi in base ad un criterio di sostenibilità e ambiti da tutelare e valorizzare per la loro funzione ecosistemica Contenere le potenzialità di ampliamento delle attività esistenti entro soglie dimensionali Orientare le espansioni in funzione di criteri funzionali o di altro genere
alternativa zero In assenza di piano e con le attuali discipline proseguirebbe il processo che ha portato all'insediamento di un numero sempre crescente di attività extra agricole e di residenti "sparsi" in territorio rurale, con elevati costi per la collettività.
 
 
 

2 - Contenere il consumo di suolo entro il 3% sancito dalla LR 24/17 in coerenza con l'obiettivo dell'azzeramento progressivo

Concertare con i Comuni criteri e modalità orientate a contenere anche i residui (e le nuove proposte avanzate dai Comuni durante il periodo transitorio della nuova legge urbanistica) Orientare la scelta localizzativa di nuove espansioni in base alle specifiche vulnerabilità / potenzialità territoriali e ambientali ed in base al ruolo territoriale dei centri e alla presenza di servizi e infrastrutture (e quindi attivare meccanismi di perequazione)
alternativa zero In assenza di strategie e azioni specifiche e dando corso alle previsioni urbanistiche pianificate dai Comuni, si andrebbe verso un inevitabile superamento degli obiettivi di contenimento del consumo di suolo dettati dall'Europa e dall'Agenda metropolitana per lo sviluppo sostenibile, pur rispettando le soglie definite dalla LR 24/2017.
 
 
 

3 - Mettere in sicurezza il territorio e promuovere la resilienza e l'adattamento

Selezionare le aree dove definire modalità che ottimizzino la possibilità di divagazione dei corsi d'acqua Armonizzare e rendere più leggibile il sistema dei vincoli già esistenti in materia di dissesto. Supportare attraverso il fondo perequativo metropolitano interventi di messa in sicurezza e di valorizzazione dei sistemi naturali Contenere le potenzialità di ampliamento delle attività esistenti entro soglie dimensionali Orientare le espansioni in funzione di criteri funzionali o di altro genere
alternativa zero Il QCD ha confermato la presenza di una estesa porzione di territorio soggetta a rischi ambientali (dissesti, inondazioni, rischio sismico). In assenza di strategie mirate e di politiche attive, il livello di rischio, e quindi il numero degli esposti e di conseguenza l'ammontare dei costi per Amministrazioni e cittadini, non potrà che aumentare.
 
 
 

4 - Innescare e sostenere azioni di rigenerazione che riguardano luoghi di rilevanza sovracomunale, coniugando/integrando le iniziative per la messa in sicurezza e resilienza del territorio con quelle volte a favorire la conservazione attiva e la fruizione del patrimonio storico e degli ambiti di valenza ambientale

Selezionare aree dove concentrare progettualità e investimenti (per es. luoghi dove si integrano patrimonio storico nel territorio rurale e, con valenza ambientale e turistica ..) Definire e precisare le azioni di rigenerazione, Definire diversi livelli di supporto finanziario, tempistica di attuazione, modello di governance...
alternativa zero In assenza di piano (il PTM creerà un legame virtuoso tra nuovi interventi e rigenerazione come previsto dalla legge) gli interventi di rigenerazione urbana continuerebbero ad avere un ruolo assolutamente marginale rispetto ai nuovi insediamenti, come mostrano i dati del QCD in merito alle previsioni di riqualificazione attuate nell'ultimo decennio ed alle proposte avanzate dai Comuni nel corso del periodo transitorio
 
 
 

5 - Consolidare e rigenerare gli ambiti di rilevanza sovracomunale (poli funzionali e ambiti produttivi)

Selezionare gli ambiti (o quali tipologie) a cui riconoscere potenzialità di sviluppo Definire criteri dimensionali Escludere ambiti (o porzioni di territorio) che non hanno caratteristiche adeguate sulla base di un criterio di sostenibilità ambientale e territoriale Definire e precisare le azioni di rigenerazione (mirate a rafforzare: accessibilità sostenibile; performance ambientali ed energetiche; adattamento alla crisi climatica) Definire diversi livelli di supporto finanziario, tempistica di attuazione, modello di governance...
alternativa zero In assenza di piano, si continuerebbe a pianificare lo sviluppo produttivo esclusivamente in termini quantitativi, secondo un modello insediativo ormai superato che non guarda alla qualificazione dello spazio costruito ed alla creazione di servizi per aziende e lavoratori, con una conseguente perdita di attrattività e di competitività delle aree produttive.