Valutazione di sostenibilità
 
 

8.2 Obiettivi della Strategia Europea e della Strategia Nazionale per la Biodiversità (SNB, 2016)

 

La Strategia dell’Unione Europea per la Biodiversità al 2020 COM (2011) 244, è stata approvata dal Consiglio UE nel giugno e dicembre 2011 e dal Parlamento UE ad aprile 2012 e integrata con la Risoluzione del Parlamento Europeo 2016/0034 del 2.2.2016, sulla revisione intermedia della stessa. La Strategia europea individua i seguenti due obiettivi principali: porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici nel territorio della UE; ripristinare, nei limiti del possibile, i servizi ecosistemici, per scongiurare la perdita di biodiversità a livello mondiale. La Strategia europea individua cinque obiettivi più specifici, correlati a una serie di azioni, di seguito elencati:

  1. Dare piena attuazione alla direttiva uccelli;
  2. Ripristinare e mantenere gli ecosistemi e i relativi servizi;
  3. Incrementare il contributo dell’agricoltura e della selvicoltura al mantenimento e al rafforzamento della biodiversità;
  4. Garantire lo sfruttamento sostenibile delle risorse alieutiche;
  5. Combattere le specie esotiche invasive.


La Strategia Nazionale per la Biodiversità (SNB), presentata dal MATTM, è stata approvata dalla Conferenza Stato-Regioni con intesa del 7.10.2010; tale strategia è stata aggiornata, con Revisione intermedia fino al 2020, approvata dalla Conferenza Stato-Regioni in data 26.5.2016. La strategia nazionale tiene conto della Strategia UE sulla biodiversità fino al 2020. La Strategia nazionale è articolata su tre tematiche cardine: 

  1. Biodiversità e servizi eco sistemici;
  2. Biodiversità e cambiamenti climatici;
  3. Biodiversità e politiche economiche.


Gli obiettivi strategici, che derivano dalle citate tematiche, tutti da perseguire entro il 2020, sono di seguito riassunti:

  • OS1. Garantire la conservazione della biodiversità, intesa come la varietà degli organismi viventi, la loro variabilità genetica ed i complessi ecologici di cui fanno parte, ed assicurare la salvaguardia e il ripristino dei servizi ecosistemici;
  • OS2. Ridurre sostanzialmente nel territorio nazionale l’impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità, definendo le opportune misure di adattamento alle modificazioni indotte e di mitigazione dei loro effetti ed aumentando le resilienza degli ecosistemi naturali e seminaturali;
  • OS3. Integrare la conservazione della biodiversità nelle politiche economiche e di settore, anche quale opportunità di nuova occupazione e sviluppo sociale, rafforzando la comprensione dei benefici dei servizi ecosistemici da essa derivanti e la consapevolezza dei costi della loro perdita.


Nella Strategia Nazionale gli obiettivi sono da perseguire attraverso diverse politiche di settore, individuate in quindici aree di lavoro e per ognuna sono descritte le minacce e conseguentemente definiti gli obiettivi specifici e le priorità d’intervento. In questa sede si considerano gli obiettivi associati alle aree di lavoro "specie e habitat", "agricoltura" e "turismo".

 

 
 

SNB - Obiettivi delle aree di lavoro (stralcio)

Specie e habitat
3. favorire la sostenibilità nell’utilizzo delle risorse naturali e introdurre l’applicazione dell’approccio ecosistemico e del principio di precauzione nella loro gestione;

5. attuare politiche volte a garantire lo stato di conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie autoctone, anche attraverso la realizzazione di azioni pilota di tutela e di ripristino, in situ ed ex-situ.

 

Agricoltura
1. favorire la conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità agricola e la tutela e la diffusione di sistemi agricoli e forestali ad alto valore naturale (HNV);

2. mantenere e, laddove necessario, recuperare i servizi ecosistemici dell'ambiente agricolo in fase di danneggiamento a causa in particolare all’impatto di prodotti chimici, alla perdita di suolo e di biodiversità del suolo, al mantenimento di connettività, all’inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua;

3. promuovere il presidio del territorio (in particolare in aree marginali o soggette a marginalizzazione e abbandono) attraverso politiche integrate che favoriscano l'agricoltura sostenibile con benefici per la biodiversità, per il mantenimento degli equilibri idrogeologici e dei nutrienti, evitando l’abbandono e/o la marginalizzazione delle aree agricole (applicazione della condizionalità, che fa sì che l'agricoltore assuma anche il ruolo del custode delle proprie terre);

4. promuovere la tutela e la valorizzazione di specie locali e autoctone;

6. promuovere l’uso delle terre in base alla loro attitudine/vocazione e favorire la tutela e la valorizzazione di specie locali e autoctone, anche valutando la necessità e l'opportunità di modificare le colture e le varietà sulla base delle tendenze climatiche;

7. favorire il mantenimento degli ecosistemi e del paesaggio rurale attraverso una gestione mirata dei terreni agricoli allo scopo di creare e/o mantenere una sorta di "infrastruttura verde".

 

Turismo
1. prevenire e minimizzare gli impatti sulle componenti della biodiversità e sul paesaggio derivanti dall’attività turistica e favorire azioni di ripristino;

2. promuovere l’integrazione tra conservazione e uso sostenibile della biodiversità e sviluppo del turismo.