Contesto del Piano Territoriale Metropolitano
 
 

8.5 Concentrazioni in atmosfera dei principali inquinanti

 
8.5 Concentrazioni in atmosfera dei principali inquinanti
 

Sulla base dell'Indicatore sintetico di Qualità Ambientale (IQA), messo a punto da ARPAE nel 2018 e calcolato sulla base dei superamenti giornalieri delle concentrazioni di NO2, PM10 e O3, il territorio della Città metropolitana di Bologna, per circa il 25% dell’anno, presenta giorni in cui la qualità dell’aria non è considerabile accettabile, soprattutto nelle aree di pianura, raggiungendo, in alcuni casi, anche il 30%. La gran parte dei superamenti è determinata da O3 in estate e PM10 in inverno.

 
 

Quadro informativo

 
concentrazioni medie annuali di PM10
 

Dopo una diminuzione significativa avvenuta tra il 2012 e il 2014, nei quattro anni successivi le concentrazioni medie annuali di PM10 tendono a livellarsi tra loro mantenendo un trend sostanzialmente costante ma inferiore al valore limite di 40 μg/m3, con le centraline da traffico urbano di Bologna stabilmente al di sotto di 30 μg/m3. In tre degli ultimi cinque anni (2013-2018) i 35 giorni di superamento del limite giornaliero stabiliti dalla normativa non sono stati superati da nessuna delle stazioni della città metropolitana. Per quanto riguarda il PM 2,5 si può rilevare un andamento più continuo rispetto al PM10, tendenzialmente in diminuzione nel lungo periodo. Il rispetto del valore limite annuale (25 μg/m3) si è consolidato al di sotto dei 20 μg/m3 (nuovo limite di legge che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2020) a partire dal 2013.

 

 
emissioni di NO2 sul territorio metropolitano
 

Per gli NO2 il valore limite annuale di 40 μg/m3 è stato sempre superato nella stazione da traffico di Porta San Felice a Bologna, mentre nelle stazioni Giardini Margherita e San Lazzaro sono state registrate medie annuali sotto il valore limite a partire dal 2011, con riduzioni significative nel 2017 e 2018. Nell’area urbana di Imola la stazione da traffico De Amicis mostra superamenti del valore limite solo nel 2008, seguiti da valori stabilmente inferiori ai 30 μg/m3. Per la stazione di San Pietro Capofiume si confermano valori al di sotto dei 20 μg/m3 e un trend in diminuzione.

 

 
emissioni di ozono sul territorio metropolitano
 

Le concentrazioni di ozono (O3) superano sistematicamente l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (pari a 120 μg/m3 da non superare per più di 25 giorni per anno civile come media su 3 anni) nelle due centraline bolognesi di Via Chiarini e Giardini Margherita. Trend simile anche per la centralina di San Pietro Capofiume, che rientra nei parametri obiettivo solo nel 2014 e 2017, mentre quella di Castelluccio è stabilmente al di sotto. Confrontando le serie annuali dei superamenti delle concentrazioni di ozono con il numero di giorni favorevoli alla sua formazione (definiti come le giornate in cui la temperatura massima supera i 29°C) si osserva un andamento spesso concorde fra le due grandezze, a conferma di come la formazione dell’ozono sia governata dalle condizioni meteorologiche. I valori degli altri inquinanti (monossido di carbonio, benzene, benzo(a)pirene, arsenico, cadmio, nichel e piombo) sono rimasti entro i limiti di legge in tutte le stazioni di rilevamento.

 

Fonti delle informazioni
Dati disponibili
La serie storica disponibile, pubblicata nel report ARPAE di monitoraggio e valutazione della qualità dell’aria 2018 è riferita al periodo 2008-2018. I dati sono raccolti dalla rete di monitoraggio della città metropolitana di Bologna, gestita da ARPAE, attualmente costituita da 7 stazioni di misurazione in 5 comuni: Bologna (San Felice, Chiarini e Giardini Margherita), San Lazzaro (Poggi), Imola (De Amicis), Molinella (San Pietro Capofiume), Porretta Terme (Castelluccio). I principali inquinanti monitorati sono: ossidi e biossido di azoto (NOX e NO2), ozono (O3), monossido di carbonio (CO), particolato con diametro aerodinamico ≤ 10 μm e ≤ 2.5 μm (PM10, PM2.5), Benzene (B6H6), Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), Metalli pesanti (As, Cd, Ni, Pb).
Il calcolo dell’Indicatore di Qualità Ambientale (IQA, 2018), con metodica messa a punto da ARPAE, è ottenuto utilizzando i seguenti parametri:

  • PM10 - media giornaliera. Valore di riferimento: 50 μg/m3.
  • O3 - valore massimo delle medie giornaliere di 8 ore. Valore di riferimento: 120 μg/m3.
  • NO2 - valore massimo orario sulle 24 h. Valore di riferimento: 200 μg/m3.


Integrazioni previste
Aggiornamenti con dati 2019.