La variabilità spaziale della quantità annua di precipitazioni mostra valori compresi tra circa 600 mm/anno nella zona di pianura, fino a 1850 mm/anno nelle zone di montagna. Il confronto tra i due periodi climatici 1961 – 1990 e 1991 – 2018 mostra configurazioni abbastanza simili a livello annuo mentre sul lungo periodo non si evidenzia un segnale di tendenza statisticamente significativo.
Lo studio delle tendenze a livello stagionale sul periodo 1961-2018 ha mostrato una leggera diminuzione durante l'estate e un leggero aumento durante l'autunno.
L'ultimo grafico mostra come esempio l’andamento delle anomalie di precipitazioni estive calcolate rispetto al periodo 1961-1990. Da sottolineare il fatto che, anche se le tendenze sul lungo periodo non sono statisticamente significative, sono importanti anche i segnali di anomalia registrati nei diversi anni. Si nota come il 2012 e il 2017 sono stati caratterizzati da deficit di precipitazioni molto elevati cosi come sono evidenti gli anni con intense anomalie positive il 1995, il 2002. Il cambiamento nel regime di precipitazione è più evidente analizzando gli estremi di precipitazioni.
Fonti delle informazioni
Dati disponibili
I dati climatici utilizzati per lo studio della variabilità climatica osservata sulla Città metropolitana di Bologna provengono dall’archivio climatico ERG5 – Eraclito (versione 4.2), che copre tutta la regione Emilia-Romagna.
Il data set è ottenuto tramite interpolazione spaziale su una griglia regolare a partire dai valori rilevati dalla rete delle stazioni meteorologiche storiche di temperatura (circa 40 stazioni) e di precipitazioni (circa 250 stazioni). La risoluzione del data set è di circa 5x5km e include dati giornalieri di temperatura e precipitazioni sul periodo 1961 – 2018. Da questo data set regionale sono stati selezionati i punti di griglia che ricadono all’interno della città metropolitana di Bologna, per i quali sono stati calcolati gli indicatori climatici stagionali e annuali per la descrizione della variabilità climatica.